La decolonizzazione
La decolonizzazione è un processo in cui le colonie ottennero l’indipendenza dagli Stati Europei.
Dopo la seconda guerra mondiale i territori in Africa e Asia raggiunsero l’indipendenza in due modi: 1. in modo pacifico per concessione di questo diritto da parte dello Stato dominante (es. Birmania);
2.con la guerriglia armata contro lo Stato dominante (es. Mozambico)
Le cause della decolonizzazione sono varie:
- molti rappresentanti dei popoli colonizzati avevano avuto modo di studiare in Europa e avevano capito di avere dei diritti
- migliaia di persone avevano combattuto nella guerra a fianco dei colonizzatori ed ora non accettavano più di essere sfruttati
- gli Stati europei erano usciti indeboliti dalla guerra
- USA e URSS aiutavano questo processo, sperando che i nuovi Stati potessero entrare nella loro zona di influenza.
Una volta ottenuta l’indipendenza, il cammino di questi nuovi Stati si rivelò subito difficile. Sfruttati da secoli, essi erano divisi da contrasti etnici e religiosi, non avevano politici esperti che sapessero affrontare i problemi, avevano un’economia arretrata e nessuna conoscenza in campo tecnologico scientifico. In questo modo queste popolazioni si ritrovarono governate da dittature e continuarono a dipendere dalle grandi potenze occidentali.
Si creò il neocolonialismo. In effetti, gli USA per primi iniziarono a stabilire in questi territori nuove forme di sfruttamento economico attraverso le multinazionali, aziende con sede in America che sfruttavano risorse e manodopera locale e investivano però tutti i guadagni negli USA. Questa forma di predominio è la causa della povertà che ancora oggi affligge questi Paesi.
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