Il fascismo: la politica estera

I fascisti volevano creare un impero, perciò riconquistarono la Libia, ripresero il controllo di Eritrea e Somalia e invasero l’Etiopia, usando anche gas velenosi. Vittorio Emanuele III fu proclamato imperatore.

La Società delle Nazioni, però, dichiarò l’Italia uno Stato aggressore e le impose alcune sanzioni leggere. Mussolini la ritenne una ingiusta punizione e ruppe i rapporti con Francia e Inghilterra, perchè appartenenti alla Società delle Nazioni. Contemporaneamente, per non trovarsi isolato, si avvicinò alla Germania, firmando con Hitler un patto di amicizia: l’Asse Roma-Berlino del 1936.

In seguito alla vicinanza con Hitler, Mussolini fece emanare nel 1938 le leggi razziali contro gli ebrei. Gli ebrei venivano segregati ed esclusi dalla vita civile, ad esempio era impedito loro di svolgere certi lavori o di frequentare le scuole pubbliche.

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