Napoleone

Napoleone in Italia e in Egitto

La Rivoluzione francese del 1789 aveva portato idee di libertà, uguaglianza fratellanza.
Alla fine della Rivoluzione la Francia era ancora in guerra contro Austria e Inghilterra. Per vincere la Francia affida a Napoleone il compito di scendere in Italia con un esercito e combattere l’Austria. Napoleone è un generale giovane ma molto bravo: egli conquista l’Italia settentrionale e gli italiani con il suo aiuto formano delle repubbliche nel resto d’Italia.

In seguito Napoleone firma con l’Austria una pace: il Trattato di Campoformio. Con questo trattato la Francia ottiene Piemonte e Belgio e il Veneto diventa una parte dell’Austria.

Per combattere contro l’Inghilterra la Francia manda Napoleone in Egitto. Qui però Napoleone viene sconfitto dagli inglesi.

Napoleone imperatore

Dopo essere tornato in Francia dall’Egitto, Napoleone prende il potere e diventa Imperatore di Francia. Come imperatore migliora la scuola, lo Stato, le leggi, l’esercito. L’esercito di Napoleone è imbattibile e vince contro gli altri eserciti europei. Napoleone conquista quasi tutta l’Europa.

Napoleone in Russia

Per vincere contro l’Inghilterra Napoleone decide di fare un blocco continentale: obbliga cioè tutti gli stati dell’Europa a non commerciare con l’Inghilterra.
La Russia però continua a comperare e vendere merci all’Inghilterra e napoleone decide di attaccarla.
Nel 1812 Napoleone invade la Russia con l’esercito, ma i russi scappano e bruciano tutto. Napoleone si ritrova in inverno a Mosca senza cibo per l’esercito. Comincia a ritirarsi ma a Lipsia gli stati europei lo aspettano e lo sconfiggono nel 1813.

La fine di Napoleone

Napoleone deve lasciare la Francia e va sull’isola d’Elba, in Italia. In Francia torna il re, Luigi XVIII.
Nel 1814 però Napoleone torna in Francia, riprende il potere e combatte contro i nemici per 100 giorni. Alla fine viene sconfitto a Waterloo e mandato sull’isola di Sant’Elena, dove muore il 5 maggio 1821.

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